La mia staffetta SuisseGas Milano Marathon

Ciao a tutti,
stasera vorrei raccontarvi la mia maratona, corsa ieri, domenica 12 aprile.

6.30 suona la sveglia e …oggi non ho proprio voglia di correre! Mi fa male tutto! Ieri ho corso 40km, oggi me ne aspettano 42 e domani altri 40! E’ stata una settimana di carico, al progetto mancano meno di 30 giorni, reXist RUN si avvicina e sono terrorizzata. Poi penso che sarà una giornata splendida e questo mi da forza.

Mi alzo, mi lavo, colazione, indosso il mio nuovo completo Brooks e via.Prendo la metro, direzione via Palestro dove ho appuntamento con gli amici di Rare Partners, No Profit che opera nel campo della malattie rare.

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Finalmente la giornata inizia a colorarsi. Incontro gli amici che correranno con me la staffetta, Michele ed Emanuele (fondatori di Friend Running) grandissimi amici, persone splendide e Gabriele. Si scherza, si parla della gara e della bella atmosfera di festa che si respira alla partenza. Ci raggiunge anche Marcella (responsabile comunicazione di Rare Partners), donna fantastica, piena di energia, qualche foto di rito e siamo pronti alla partenza.

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Io sono la seconda frazionista, ma dovendo correre tutti i 42km, parto con Gabriele, nostro primo frazionista. Parliamo un pò, qualche risata, quando al 5° km uno “sconsiderato” che stava litigando con un vigile per le vie di Milano, mi colpisce con un dritto in pieno viso.

Azz…che male!!! Occhiali rotti, il naso comincia a pulsare. No, non ci voleva! La gente è proprio fuori di testa! Già non avevo voglia, in più questo pugno in pieno viso e il caldo, mi fanno correre i primi kilometri con difficoltà. I primi 10km sono difficili, si corre in centro, pieno di sanpietrini. Non gira! Oggi non gira! Per di più la seconda frazione, la mia, dal 10° al 20°, corro da sola. Per farmi forza penso alle mie prime gare di corsa quand’ero bimba, coi miei genitori che mi aspettavano al freddo al gelo. Penso a mia mamma che mi riempiva le gambe di olio canforato e queste diventavano rossissime. Penso e mi commuovo.

Il naso porca miseria fa male. E’ gonfio. Già quando corro mi si deforma il viso (ahaahahhaah!) con il naso così, sembrerò Rocky!

Finalmente arrivo al terzo cambio con Emanuele e… Emanuele, dove sei?!?! Non lo trovo, non lo vedo. Pettorale 1845C. Dov’è?? Niente, non lo trovo!! Correrò da sola anche questi kìlometri. Sono circondata da gente, ma mi sento sola. Al 28km il sangue inizia a scendere dal naso. Mi fermo un attimo, un signore mi soccorre. Mi bagno un po’ il viso. Sono in crisi.

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Il caldo aumenta.

Ultimo cambio e…non trovo neppure Michele! Penso: “la botta al naso mi sta facendo perdere diotrie!” Questa frazione però ci tenevo particolarmente a correrla in compagnia, anche perchè con Michele c’è Alessandro, un ragazzo sordo-cieco che ci sta accompagnando in questa nostra staffetta. Fortunatamente verso gli ultimi kilometri li ritrovo e corriamo assieme. Prima dell’arrivo ci travestiamo da scimmie perchè il motto di Alessandro è: “non vedo, non sento (come le scimmiette con occhi e orecchie tappate), ma parlo e soprattutto corro!” Grande Ale!

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Finalmente l’arrivo. Il caldo è insopportabile, il dolore al naso anche. Per fortuna ritrovo i miei amici. Qualche foto e si torna a casa.

Sono esausta ma felice.

Grazie davvero a tutti, è stata un’esperienza splendida!

Un abbraccio forte

Ivy

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