18 anni di te. Una lettera per la mia Cecilia.

Ci sono degli spartiacque che si presentano di tanto in tanto nella nostra vita, quei momenti che anche se uno cerca di non celebrare o non prendere in considerazione, arrivano e si impongono con tutta la loro forza. E una di queste tappe è il raggiungimento della maggiore età dei propri figli. 

Per una mamma vedere la propria figlia maggiore crescere significa anche proiettare una parte del proprio passato in un presente e in un futuro nuovo, fresco e alternativo, che spesso fa sorgere il quesito: “Adesso che è cresciuta, sarà ancora la mia bambina?” Ed è proprio questo l’errore da non fare, perché la crescita dei nostri figli non rappresenta un momento di nostalgia mista a malinconia, ma un momento di gioia; ed io, oggi, voglio condividerlo con voi. 

Oggi compie 18 anni la mia figlia maggiore, Cecilia, e questo è un piccolo pensiero che voglio dedicare alla prima delle tre gioie più grandi della mia vita, che sono i miei figli. 

Quindi, cara Cecilia, gli auguri in questo caso non sono temporanei, non valgono solo per il tuo compleanno, ma devono essere estesi a quel futuro che stai dimostrando di costruire ogni giorno con le tue mani, con il tuo impegno e con quel sorriso che riesce a scaldare anche i cuori più freddi e sa regalarmi un’emozione che non posso descrivere a parole. Sempre. 

Fin dai primi momenti vissuti durante il periodo della gravidanza ho subito percepito quella sensazione di pace e di completezza che si concretizza poi, quando finalmente viene al mondo il frutto dell’amore di due persone. Credo che in quei nove mesi si sia creata tra me e te una particolare connessione, la quale si è manifestata subito dopo la tua nascita. Infatti, per molto tempo non riuscivo a staccarmi da te, come se non riuscissi a respirare senza che sentissi il contatto con la tua morbida pelle e riuscissi a vedere il tuo splendido viso. 

La gravidanza mi ha fatto sentire invincibile. Ero un treno in corsa, piena di vita, come se la tua presenza regalasse una supplemento di energia al mio copro e alla mia mente; pensa che sono riuscita a correre fino a tre mesi prima della tua nascita… 

Questo flashback sui tuoi primi istanti di vita mi serve per dirti quanto quelle sensazioni uniche, irripetibili, che solo la nascita di un figlio possono regalare, non sono cambiate e sono sempre presenti. La necessità quasi fisica di averti vicino non voglio perderla mai e anche se da oggi diventi maggiorenne, ricordati che questa nostra connessione rappresenta la nostra forza, il nostro modo di capirci nel profondo anche solo grazie a due mani che si sfiorano e permettono di avvicinare i nostri corpi in un abbraccio caldo, sincero, puro. 

Il pensiero di una mamma non potrà mai staccarsi dai propri figli, anche quando crescono, fino al momento in cui è tempo di lasciarli spiccare il volo da soli perchè, in fondo, è la cosa più giusta da fare.

Quindi, cara Cecilia, è arrivato il momento di lasciare che la lepre si sposti, perchè il ritmo è stato modulato ed ora è tempo di allungare la falcata comandando da sola la corsa. All’inizio non sarà semplice, ma so che tu sei pronta per affrontare questo nuovo capitolo della tua vita. 

Io, nel frattempo, sarò sempre dietro di te, perchè, nonostante tutto, come diceva Louisa May Alcott: “Ci sono delle ore che non si possono descrivere. Bisogna vivere per capirle e quelle che seguirono il ritorno della mamma furono veramente meravigliose, ma indescrivibili”.

Sarò la tua “mamma io” per sempre,

Ivy

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