In attesa…aggrappata al mio cuore

Ciao a tutti,

ieri pomeriggio ero in attesa dell’esito di un esame e, per stemperare quel piccolo grumo di tensione che si era formato nel mio stomaco, ho deciso di buttarmi sotto la pioggia a ballare, libera dai pensieri, dalle preoccupazioni. C’eravamo solo io e la danza. In quel momento di sana follia, ho avuto la possibilità di aprire la mia mente e oggi mi piacerebbe condividere questa riflessione con voi. 

Ballare sotto la pioggia scrosciante di un pomeriggio di metà novembre, per molti, potrebbe essere paragonabile alla pazzia o, se volete, all’esuberanza che mi ha portato ad affrontare determinate situazioni e a superarle, trasformandole in qualcosa di nuovo, positivo, straordinario.

Con gli occhi chiusi, il mio corpo seguiva il ritmo dei battiti di una canzone silenziosa, senza testo ne base. Nel frattempo, la pioggia batteva incessante contro la mia pelle. In quell’istante ho capito che, dopotutto, sono fortunata e che la mia forza risiede nella felicità delle piccole cose.

In ognuna delle mie imprese ci sono diversi elementi che hanno giocato un ruolo importante, oltre al mio corpo sempre ben allenato. Uno di questi è il mio cuore, che mi ha sopportato e supportato sempre, fino alla fine; e la mia testa, la quale mi ha aiutato ad inventare strategie di ogni sorta, per poter superare i momenti di crisi del mio corpo.

Ma alla fine ritorno sempre a ringraziare lui; il cuore, perché è quel meraviglioso organo che ti dà la spinta, che ti permette di affrontare l’ultima salita, è quel muscolo che quando tutto ti abbandona è pronto a farti rialzare, a prenderti per mano e portarti alla meta. Il mio cuore dovrebbe pesare circa 250 g, anche se, secondo me, il suo peso specifico è molto più alto. Come ieri, in quel momento di gioia, dove, nel giro di pochissimo tempo, poteva cambiare tutto: era carico d’amore, di quella potenza che solo lui può avere. Ogni tanto lo sento stanco, ma basta poco per farlo tornare in pista più forte di prima.

Negli ultimi giorni di vita di mia mamma – anche se si trovava in stato comatoso – potevo ascoltare i suo cuore e, a volte, lo sentivo tra le mie mani, dove potevo dolcemente accarezzare. Quando due cuori sono così legati, finiscono per unirsi in un solo muscolo e il risultato non può che essere l’amore puro, unico, infinito. La potenza del cuore ti accompagna a realizzare ogni desiderio, ogni sogno. E’ come avere dentro una bomba carica di emozioni, di vita, di gioia e, quando si innesca, non puoi più tornare indietro. Ti solleva, ti fa volare ed esplode trasportandoti verso l’obiettivo.

Ecco perché, ogni giorno, mi alzo la mattina ringraziando il mio cuore; custode di mille emozioni, sempre pronte a regalarmi la forza per andare avanti. Fino alla fine.

A presto,

Ivy

 

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