La corsa può diventare una passione?

La corsa può diventare una passione?

Per me è talmente normale correre che non mi sono mai posta la domanda, sono tanti anni che corro che ormai fa parte di me, è dentro di me.
Da un anno le palestre sono chiuse ed è sempre più normale vedere per strada persone che corrono. Anche se negli ultimi anni la corsa è diventata sempre più un fenomeno di massa, di aggregazione, di socializzazione, ora mi chiedo cosa succederà quando si ritornerà alla normalità.

Mi piace molto osservare i nuovi runners, riesco a riconoscerli subito.

Normalmente sono molto fashion, marca in primo piano, e al polso un dispositivo di ultimo grido. Appena li supero, fanno uno scatto perché si sentono trafitti nell’orgoglio ma dopo 50 metri rallentano esausti. Mi piacerebbe fermarli uno a uno per sapere se il motivo del loro inizio è solo: “è l’unico sport che posso fare” o se c’è dietro un altra ragione.

Nella mia trasmissione radio Personal Best condotta con Silvio Lorenzi, abbiamo recentemente parlato di come nell’ultimo anno c’è stato un incremento notevole delle vendite di scarpe da running online. Non mi sorprende per niente visto il numero di persone che si vede nei parchi, in strada, ovunque. L’unica paura che ho, è il “troppo fai da te”.

Tutti pensano che la corsa sia lo sport più facile al mondo, che si possa fare ovunque, che non serva nulla per poterlo praticare, che basti leggere un articolo sul running per poi prendere e andare.
Non è così. O meglio, è vero solo in parte.

Per correre sono importanti tre cose.

  • Le scarpe: ognuno corre in modo differente, il consiglio dell’amico va benissimo, ma la scarpa deve essere provata, e non è detto che al primo colpo si trovi quella giusta per il tuo modo di correre.
  • L’abbigliamento: assolutamente traspirante, d’estate si corre in canottiera, d’inverno coperti, soprattutto mani e testa. A tal proposito vorrei aprire una parentesi, spesso incontro d’estate con 40 gradi all’ombra, persone che corrono agghindate come se dovessero scalare in inverno l’Himalaya, convinti che più si è coperti più si perde peso. E’ un falso mito, non succede niente del genere, si perdono solo ed esclusivamente sali minerali. Quindi è pericoloso.
  • L’aiuto di un allenatore/coach soprattutto per i primi mesi.

Sono convinta al 100% che chi ha iniziato a correre durante questa pandemia, possa continuare anche quando riapriranno le palestre, perché pochi altri sport si possono fare all’aria aperta e danno un senso di libertà, di vita, di contatto con la natura come il running. In più la corsa è stata riconosciuta come un’attività terapeutica dal punto di vista psicologico e neurologico. Buona parte di questo effetto è una conseguenza dell’aumento di serotonina, detto anche ormone del buon umore.

Quindi riprendendo la domanda iniziale: la corsa può diventare una passione? Sono sicura di si!

E voi cosa ne pensate?

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