Sognando…

I sogni, si sa, sono come dei chiodi fissi che una persona fatica a togliersi dalla testa. Io ne so qualcosa.

In questi giorni ho metabolizzato l’emozione di essere tornata all’interno del circuito delle maratone e, soprattutto, mi sono goduta a pieno il mio record personale sulla distanza regina, ottenuto dopo un periodo di preparazione per nulla semplice e piuttosto ravvicinato alla gara. Arrivata a questo punto credo che la mia testa abbia attivato la modalità “pensare oltre e sognare di più”. In questo modo, un nuovo sogno nel cassetto ha fatto capolino e si è manifestato con forza tra i tanti che hanno iniziato a farsi spazio nella mia testa.

Uniamo tutti i punti. Iniziamo dal mese: maggio. Il mese del mio compleanno, ma non solo. Questo è un periodo dell’anno che si lega anche a tanti ricordi del recente passato e, oggi, la prima immagine che si presenta davanti ai miei occhi non è quella di una torta con delle candeline, ma è rappresentata dalle mie gambe.

Guardo i miei piedi e vedo che non ci sono i miei amati tacchi, bensì un paio di solide e performanti scarpe da running, compagne di viaggio inseparabili e prezioso aiuto per le mie due leve, impegnate a sostenere il giusto ritmo per arrivare all’obiettivo. Successivamente, riesco a visualizzare dei paesaggi mozzafiato e, davanti a me, un numero di chilometri che si fa fatica a tenere a mente, anche con l’aiuto di una calcolatrice. Infine, vedo un traguardo. Lì, con il mio corpo ormai esausto, riesco a estendere tutti i muscoli della mia faccia in un sorriso che non vuole mai spegnersi. Ora che il puzzle è completo è ora di dare un nome al mio sogno.

Nel mese del mio cinquantesimo compleanno, affronterò la 100 km del Passatore.

Il sapore delle competizione ritrovato in quel di Firenze mi ha ricordato quel particolare gusto che solo una gara ti può dare. Ecco la scintilla che si accende e infiamma l’agonismo mai assopito di uno sportivo, il quale da sempre vive per quel brivido che si presenta puntuale prima che tutto abbia inizio.

Ancora una volta sarà il capoluogo toscano a dare il via alla mia prossima sfida. Una manifestazione piena di storia e di campioni che hanno arricchito e nobilitato un percorso duro, lungo e impegnativo, ma che come tutte le cose difficili da ottenere, una volta raggiunta, sa ripagarti con emozioni uniche e irripetibili. Io non le conosco ancora e, per questo, non vedo l’ora del 23 maggio, quando partirà la quarantottesima edizione del Passatore.

In questi mesi probabilmente affronterò qualche mezza maratona per consolidare il mio allenamento e, forse, aggancerò alla preparazione – in vista della 100 chilometri – una maratona, anche per sfidare ancora una volta me stessa, provando di nuovo a migliorare il mio Personal Best appena battuto.

In vista del Natale mi sono regalata un nuovo obiettivo, una sfida da vivere tutta di corsa e un carico di emozioni per ora inesplorate. 
Sensazioni inedite che mi serviranno per incontrare, ancora una volta, nel 2020, le magnifiche e inimitabili vibrazioni della mia nuova impresa a cui sto già pensando…

100 chilometri di corsa per rispondere a sè stessi: “Ce la posso fare. Anche questa volta.  Sempre”.

Un abbraccio,

Ivy

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